sabato 26 settembre 2009

torno a casa e i silenzi post-sbronza delle mie coinquiline m'investono. un pò fanno male. mi stendo sul letto. sprofondo la testa nel cuscino e respiro. da ieri respirare è l'unica attività a cui do un senso senza difficoltà. malessere diffuso che non riesco a vestire. è un'istabilità chimica, che riconosco ma è impossibile controllare. mi rispondo che è solo mancanza d'impegni. che a breve sarò ricca di cose da fare e povera di tempo. voglio concretizzarmi. voglio funzionare a perfezione. profumare e sporcarmi dell'unico odore che potrei respirare per ore senza vomitare. voglio aspettarlo per l'intera giornata. voglio fare l'amore prima di dormire. e se lui si addormenta quattro ore dopo non m'importa.

vorrei abbagliarti sempre come stamattina.

venerdì 25 settembre 2009

basta che facciamo

Facciamo che oggi si cancella?
Facciamo che la tachicardia in realtà non ce l'ho e sono serena e rilassata?
Facciamo che la cena che mi aspetta mi entusiasma e io non vedo l'ora?
Facciamo che l'amore è sano e io era proprio così che lo volevo?
Facciamo pure che non ho paura. che sono entusiasta per il nuovo, vicinissimo inizio. che da qui solo cose belle.

non riesco a vedermi un film. e non è buon segno.

lunedì 21 settembre 2009

malinconie sparse

ho tirato fuori un pò di roba pesante, e la punta delle dita comincia ad essere fredda. sono le sette e mezza ed è già notte. ho paura che quest'inverno assomigli a quello passato.

quisque faber fortunae suae mi ripeto. e ho un amore che me lo ricorda ogni giorno.


e nuda senza vergognarmi mai

sabato 19 settembre 2009

U.P.S. i did it again

che dire. in realtà c'è ben poco da comunicare. ammessa. dai preti però. che io mi chiedo se non sia un segno. se magari quel furbacchione di dio non si sia deciso a fargli una sorellina a quello sfigato di gesù. che sennò io sta cosa non me la spiego. scappo dai preti per tornarci in pompa magna. [che io con una facciaccia da culo non indifferente mi ero presentata al colloquio]. insomma a me i preti non mi piacciono proprio, e non ho cercato certo di nasconderlo. perciò sta cosa che poi finisco sempre con lo scoprire che, nonostante lo schifo che nutro per la categoria, poi finisce sempre che invece io a loro gli piaccio, insomma, sta cosa un pò mi spaventa. sarà mica che mia madre quella notte, invece del babbo, si ritrovò tra le lenzuola il santissimo spirito? sarà mica che lui, lo spirito, e il mio povero babbo si somigliano? insomma i dubbi son parecchi, tanto più che in quanto a moralità meglio se sorvoliamo, che in fondo non lo faccio neanche apposta (questa era criptica).

però si tratta di un anno. poi passo di là. addio suore, crocefissi a grandezza naturale, messe e confessioni. intanto faccio quello che voglio. e non è poco.
e poi c'è chiodo, lui mi fa ridere. sarà bello ugualmente. che io sono felice, e nemmeno l'acqua santa me lo rovina un futuro così allettante.

[ho rivisto mio cugino di otto anni. in un mese è cresciuto dieci centimetri. sono rimasta senza fiato, e mi sono accorta che il tempo, signori, a noi "grandi" ci prende per il culo. me ne sono accorta, l'ho visto nitidamente quel signor tempo, con la faccia di bambino, che mi diceva: "lo vedi? lo vedi che son passato? tu ti sembra che stai ferma signorina, e invece io me la spasso a cambiare le cose". e allora mi sono guardata allo specchio e sì. cazzo il tempo è passato. ed è stato pure generoso stavolta. perché sono felice. e allora ho preso mio cugino e l'ho stretto fortissimo e gli ho promesso che prima di natale me lo porto a roma, allo zoo e a vedere la befana a piazza navona. che ormai sono una donna, e al tempo bisogna volergli bene].

giovedì 17 settembre 2009

epperò

Sono euforica.
Appesa a responsi che ne andrà della mia vita. e del mio amore, soprattutto.
La tecnica che adotto è non pensarci. sono bravissima a far finta di nulla. oggi ikea. pronta a perdermi tra tutto l'innecessario del mondo. pronta a farmi sedurre. resisterò: è un gioco al quale amo sottopormi.
Poi stasera sarò qui. chi mi ama mi segua.

è uscito il sole, uh!

mercoledì 16 settembre 2009

di lavatrici e altre cose che ancora non si sa

Ci vorrebbero più mani a castigare gli dii.
E anche qualcuna che castigasse sé stessa.
E poi chioda un giorno la pianterà di pensare, e quel giorno...linguine allo scoglio.

martedì 15 settembre 2009

dio non è buono, fa finta.

Dio bono i risultati non escono.
Dio bono ma i preti lo sanno quant'è bello trombare?
Dio bono a me i preti mi fanno più paura di crudelia demon.

E io il piercing col cazzo che me lo levo.
Ma nemmeno se scende gesù cristo implorante, dio bono.

sabato 5 settembre 2009

Sto aspettando l'inverno

Ci sono solitudini che non riesco a colmare.
Distanze che cerco e ottenerle mi uccide.

Ma non cantavo vittoria, io cantavo e basta.



[Tarararararaaaa]



Voglio una bici e fare il bagno nel Tevere.

venerdì 4 settembre 2009

Se vi aspettavate spiegazioni rimarrete delusi.
I più già lo sanno chi sono. Tra quelli attenti ci sarà anche qualcuno che non finirà per stupirsi. Dopotutto non è la prima volta che mi "cambio il vestito".

Vabè, come primo post basta.


Cià.