sabato 10 ottobre 2009

Uno dei tanti

pregi che possiedo è il saper pazientemente sgusciare fuori dalle situazioni ed osservale da un punto di vista tutto esterno. Senza coinvolgimenti o prese di posizione, so analizzare anche le emozioni.
[Poi un giorno parleremo delle emozioni sulle emozioni].
Credo che sia un'abilità preziosa, ma che come tutte le cose meravigliose può rivoltarsi e arrecare profonde ferite. Se ti metti ad analizzare tutto oggettivamente, poi succede che finisci con l'ingoiare una quantità di sentimenti che forse sarebbe meglio liberare, per evitare di non esplodere.

Oggi per esempio.
Ho aspettato una settimana questo risveglio, per aprire gli occhi e vederlo lì. Poi alle sette del mattino comincia a piovere e lui "me ne devo andare" mi fa. Si veste e lascia la stanza, lascia me con un bacio distratto.
Ovviamente ogni tentativo di riprendere sonno è stato più che vano.
Speravo di poter riposare oggi. Speravo in nun risveglio più lento, quantomeno.
E invece sono in piedi, a masticare pensieri e respirare la pioggia.

Mi metto a pulire sperando in una risoluzione a sorpresa.
Che ovviamente non arriverà.

Buongiorno.

3 commenti:

ha detto...

emmò, io mi ci sono svegliata che ci era già un pallido sole.
anche se sola.

'braccio++

chioda ha detto...

Ma infatti mi sa che stendo i panni fuori che dici?
O rischio un temporale che me l'impioggia tutti?
Io ci provo va.

gabriele ha detto...

che forse è il rischio di idealizzare le situazioni questo.

forse.

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